Centrale Operativa Territoriale (COT)

La Centrale Operativa Territoriale (COT) è un modello organizzativo con una funzione di coordinamento della presa in carico della persona e raccordo tra servizi e professionisti ospedalieri e del territorio coinvolti nei diversi setting assistenziali.

Tempo di lettura
< 1 minuto
Centrale Operativa Territoriale
La Centrale Operativa Territoriale di Oristano

Cos'è

La Centrale Operativa Territoriale (COT) è un modello organizzativo che assolve funzioni distinte e specifiche, seppur tra loro interdipendenti:
– coordinamento della presa in carico della persona tra i servizi e i professionisti sanitari coinvolti nei diversi setting assistenziali (transizione tra i diversi setting: ammissione/dimissione nelle strutture ospedaliere, ammissione/dimissione trattamento temporaneo e/o definitivo residenziale, ammissione/dimissione presso le strutture di ricovero intermedie o dimissione domiciliare);
– coordinamento/ottimizzazione degli interventi, attivando soggetti e risorse della rete assistenziale;
– tracciamento e monitoraggio delle transizioni da un luogo di cura all’altro o da un livello clinico assistenziale all’altro;
– supporto informativo e logistico, ai professionisti della rete (Medici di medicina generale, Pediatri di libera scelta, Medici di continuità assistenziale, Infermieri di famiglia e di comunità ecc.), riguardo le attività e servizi distrettuali;
– raccolta, gestione e monitoraggio dei dati di salute, anche attraverso strumenti di telemedicina, al fine di raccogliere, decodificare e classificare il bisogno.
Al fine di garantire un accesso alla totalità dei servizi disponibili sul territorio il sistema informativo della COT, a livello regionale, è interconnesso con quello della CO Regionale 116117.
Dal punto di vista operativo, si configurano tre tipologie di transizioni tra setting assistenziali:
La transizione Ospedale-Territorio
La struttura ospedaliera esprime il bisogno di continuità delle cure per un paziente ricoverato per il quale, alla dimissione, si prevede la necessità di supporto sanitario e/o sociale individuando gli elementi e il grado di complessità in modo che, in raccordo con gli altri setting e con l’UVT, la COT collabori con la stessa contribuendo a identificare la struttura o il servizio appropriato. La COT coordina, traccia, monitora e interviene per garantire il buon esito delle operazioni, notificando l’avvenuta transizione a tutti gli altri attori coinvolti nel processo.
La transizione Territorio – Ospedale
Il Medico di medicina generale, il Pediatra di libera scelta, il Medico palliativista per un paziente che risiede al proprio domicilio o il medico del distretto referente della struttura per un paziente che risiede presso una struttura residenziale socio sanitaria o a valenza sociale, esprime il bisogno di un ricovero ospedaliero programmabile (ammissione protetta) tramite una segnalazione che viene notificata alla COT, la quale accedendo alle liste di attesa e alle agende di prenotazione propone la struttura ospedaliera più idonea. Il servizio territoriale richiedente conferma la proposta sulla base della situazione clinica e organizzativa del paziente e insieme alla COT organizza il trasporto.
Successivamente, la COT notifica l’avvenuta pianificazione della transizione al soggetto richiedente e agli altri attori coinvolti nel processo.
La transizione Territorio – Territorio
ll Servizio sociale, sociosanitario ovvero il Medico di medicina generale o il Pediatra di libera scelta, che ha in carico il soggetto sul territorio esprime il bisogno di modificare o integrare il setting assistenziale della persona tramite segnalazione alla COT.
Quest’ultima prende in carico la richiesta e, si attiva se necessario per far effettuare la valutazione multidimensionale e la conseguente definizione del PAI all’UVT, sulla base degli esiti della valutazione o della richiesta, verifica la disponibilità da parte dei servizi o delle strutture corrispondenti al setting assistenziale appropriato pianificando la transizione verso lo stesso, notifica, altresì, la stessa a tutti gli altri attori coinvolti nel processo.

Dove

Sono presenti ed attive due Centrali Operative Territoriali.
La prima, con sede in Oristano, in via Michelangelo Pira, nei locali del Poliambulatorio, territorialmente competente per tutti i comuni del Distretto sanitario di Oristano e di Ales-Terralba.

Comuni del Distretto sanitario di Oristano:
Allai; Baratili San Pietro; Bauladu; Cabras; Milis; Palmas Arborea; Riola Sardo; San Vero Milis; Samugheo; Santa Giusta; Siamaggiore; Siamanna; Siapiccia; Simaxis; Solarussa; Tramatza; Villanova Truschedu; Villaurbana; Zeddiani; Zerfaliu.
Comuni del Distretto sanitario di Ales-Terralba:
Albagiara; Ales; Arborea; Assolo; Asuni; Baradili; Baressa; Curcuris; Genoni; Gonnoscodina; Gonnosnò; Gonnostramatza; Laconi; Marrubiu; Masullas; Mogorella; Mogoro; Morgongiori; Narbolia; Nurachi; Nureci; Ollastra; Oristano; Pau; Pompu; Ruinas; San Nicolò d’Arcidano; Senis; Simala; Sini; Siris; Terralba; Uras; Usellus; Villa Sant’Antonio; Villaverde.

La seconda, con sede a Ghilarza, nei locali dell’Ospedale Delogu, in Corso Umberto, territorialmente competente per tutti i comuni del Distretto Sanitario Ghilarza-Bosa.

Comuni del Distretto di Ghilarza-Bosa:
Abbasanta; Aidomaggiore; Ardauli; Bidonì; Bonarcado; Boroneddu; Bosa; Busachi; Cuglieri; Flussio; Fordongianus; Ghilarza; Magomadas; Modolo; Montresta; Neoneli; Norbello; Nughedu Santa Vittoria; Paulilatino; Sagama; Santu Lussurgiu; Scano di Montiferro; Sedilo; Seneghe; Sennariolo; Soddì; Sorradile; Suni; Tadasuni; Tinnura; Tresnuraghes; Ulà Tirso.

Strutture che erogano il servizio

Riferimenti

Il VIDEOSERVIZIO DELL’UFFICIO STAMPA SULL’ATTIVAZIONE DELLA CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE (COT) DI ORISTANO 

 

Ulteriori informazioni

Ultima modifica

27 Settembre, 2024