Giornata della Donazione e del Trapianto di organi e tessuti

Una giornata per ricordare il sacrificio dell’equipe medica che perse la vita in un incidente aereo, mentre trasportava un cuore da trapiantare e per sensibilizzare tutti i cittadini alla donazione degli organi e dei tessuti.

Oggi è la Giornata regionale della Donazione e del Trapianto di organi e tessuti, istituita dalla Regione Sardegna il 24 febbraio di ogni anno in memoria dell’equipe di cardiochirurgia dell’ospedale Brotzu di Cagliari, formata da Alessandro Ricchi, Antonio Carta e Gianmarco Pinna, che il 24 febbraio 2004 perse la vita in un incidente aereo mentre trasportava un cuore destinato a un trapianto.

Ognuno di noi può salvare delle vite, esprimendo il proprio “sì” alla donazione.

Ci sono tanti modi per diventare donatore e lo si può essere sia in vita che dopo la morte. Ecco come fare:

Donazione in vita

Si possono donare in vita il rene e una porzione del fegato. Dal 2012 è consentito anche il trapianto parziale tra persone viventi di polmone, pancreas e intestino. Ai fini della donazione da vivente, il potenziale donatore è sottoposto ad un’attenta valutazione per accertare il suo ottimale stato di salute psico-fisico, nonché la reale disponibilità di un consenso libero ed informato.

E’ possibile donare in vita anche le cellule staminali emopoietiche, che danno origine a tutti gli elementi del sangue (come globuli rossi, globuli bianchi e piastrine). Queste cellule si trovano nel midollo osseo, nel sangue periferico e nel sangue contenuto nel cordone ombelicale; attraverso il trapianto è possibile oggi curare moltissime malattie, come le leucemie, per le quali le terapie convenzionali non offrono sufficienti possibilità di guarigione.

Per iscriversi al Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo– IBMDR bisogna avere un’età compresa tra 18 e 35 anni, pesare almeno 50 kg ed essere in buona salute. Inoltre, è necessario fare un primo screening che consiste in un colloquio anamnestico con un medico e, se non si sono riscontrate controindicazioni cliniche, si procede ad un prelievo di sangue o di saliva necessario per la tipizzazione. Si resterà iscritti al Registro IBMDR fino al raggiungimento del 55° anno di vita.

Si può effettuare una pre-iscrizione online sul sito del Registro IBMDR, seguendo tutte le istruzioni riportate a questo link; in alternativa è possibile rivolgersi ad uno dei centri donatori e poli di reclutamento presenti in Italia. Oppure contattare una delle associazioni di settore come l’ADMO e l’ADOCES.

In Italia è consentito donare il sangue del cordone ombelicale a scopo solidaristico, a disposizione della collettività, oppure conservarlo ad uso dedicato. La raccolta del sangue cordonale è una manovra semplice, che viene effettuata dopo la nascita del bambino e del taglio del cordone e quindi non comporta nessun rischio né per la madre né per il neonato.

Donazione dopo la morte

Ogni cittadino maggiorenne può esprimere il proprio consenso o dissenso finalizzato alla donazione di organi e tessuti dopo la morte attraverso una delle seguenti modalità:

  • presso gli uffici anagrafe dei Comuni al momento del rilascio o rinnovo della carta d’identità (in questo video maggiori informazioni)
  • compilando il modulo dell’AIDO – Associazione Italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule
    • online, se si è in possesso della SPID o della firma digitale
    • presso una delle sedi dell’associazione
  • firmando il modulo presso la propria Azienda Sanitaria Locale (ASL) di riferimento
  • compilando il tesserino del CNT o il tesserino blu del Ministero della Salute, oppure una delle donor card distribuite dalle associazioni di settore; in questo caso è necessario stampare la tessera e conservarla tra i propri documenti personali. Inoltre è opportuno comunicare la propria decisione ai familiari
  • riportando la propria volontà su un foglio bianco, comprensivo di data e firma; anche in questo caso è necessario custodire questa dichiarazione tra i propri documenti personali

Questi modi sono tutti pienamente validi ai sensi di legge. La dichiarazione resa all’ASL, al Comune e all’AIDO è registrata nel Sistema Informativo Trapianti e consultabile dai medici per verificare, in caso di necessità, l’esistenza di un’espressione di volontà sulla donazione.

Si può cambiare idea sulla donazione in qualsiasi momento poiché, in caso di accertamento della volontà espressa in vita, fa sempre fede l’ultima dichiarazione resa in ordine temporale. Non esistono limiti di età per esprimersi sulla donazione di organi e tessuti.

Nel caso in cui la persona non abbia rilasciato in vita una dichiarazione in merito alla donazione di organi e tessuti, il prelievo è consentito solo se i familiari aventi diritto (nell’ordine: coniuge non separato, convivente more uxorio, figli maggiorenni e genitori) non si oppongono alla donazione. Per i minori sono sempre i genitori a decidere; se anche solo uno dei due è contrario, il prelievo non può essere effettuato.

La dichiarazione di volontà sulla donazione di organi e tessuti non è obbligatoria nel nostro Paese; tuttavia, attraverso le campagne informative promosse dal Ministero della Salute e dal Centro Nazionale Trapianti, si invitano i cittadini a prendere una posizione in merito e a non lasciare questa decisione ai propri familiari, in un momento difficile e delicato. Inoltre, è sempre importante discuterne in famiglia, affrontare insieme l’argomento e informare i propri cari della scelta fatta.

Gli organi che possono essere donati dopo la morte sono: cuore, polmoni, rene, fegato, pancreas e intestino; tra i tessuti: pelle, ossa , tendini, cartilagine, cornee, valvole cardiache e vasi sanguigni.

Approfondimenti:

Maggiori informazioni sul sito del Ministero della Salute:

Come diventare donatore 

 

 

Ulteriori informazioni

Ultima modifica

24 Febbraio, 2023