Asl 5: “Massima attenzione alle strutture, da ospedali a territorio”
La direzione generale della Asl 5 risponde ai rilievi mossi dal presidente dell’Ordine dei medici della Provincia di Oristano riferiti al caso del mancato impianto di condizionamento dell’ambulatorio di Bonarcado. Ecco l’elenco dettagliato di tutti gli interventi realizzati nelle strutture sanitarie, dagli ospedali al territorio, nell’ultimo anno e mezzo.
Nell’ultimo anno e mezzo la Asl 5 di Oristano ha investito 3 milioni e 400 mila euro per interventi di manutenzione nelle strutture sanitarie di sua proprietà. In questa somma rientra anche la cifra di un milione e 400 mila euro per la realizzazione di nuovi impianti di climatizzazione o la sistemazione di quelli già esistenti. “Con questi numeri e con i fatti replichiamo ai rilievi mossi dal presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Oristano, il dottor Antonio Sulis, in riferimento al caso sollevato dalla dottoressa Annalisa Mele relativo all’impianto di condizionamento mancante nell’ambulatorio di Bonarcado e di emergenze simili in molte altre strutture di nostra proprietà”, ha esordito il direttore generale della Asl 5, il dottor Angelo Maria Serusi.
I NUMERI Il direttore generale ha precisato: “Grazie al lavoro puntuale e costante del nostro ufficio tecnico da inizio 2023 abbiamo predisposto un piano di intervento per la sistemazione di strutture sanitarie, sulle quali, purtroppo, prima non potevamo intervenire direttamente, perché non di nostra proprietà, ma in capo ad Ats dal 2017 e poi ad ARES Sardegna”. Un piano, che si è concretizzato nella programmazione e nella spendita di ben 3 milioni e 400 mila euro. 2 milioni e 756 mila euro è la somma spesa per diversi interventi nell’ospedale San Martino di Oristano. Fra questi 235 mila euro per i lavori edili di sistemazione della Radiologia Territoriale per l’installazione della nuova Tac a 128 strati, 30 mila euro per la ristrutturazione degli spazi destinati ora al nuovo reparto di Urologia, 171 mila euro per i locali destinati a spogliatoio, 118 mila euro per l’adeguamento funzionale del sesto piano del P.O. San Martino destinati ai reparti di Neurologia e Otorinolaringioatria. Per citare ancora gli interventi per 433 mila euro nell’ospedale di Bosa, 176 mila per il presidio ospedaliero di Ghilarza.
Corpose anche le somme impiegate nei territori: 480 mila euro per le strutture a servizio dei distretti, fra i quali i poliambulatori. Un esempio per tutti: nel poliambulatorio di Ales 305 mila euro per le facciate esterne, mentre altri 153 mila euro sono la somma impiegata per la sistemazione di ambulatori e guardie mediche.
Nello specifico per gli impianti di climatizzazione sono stati destinati e spesi 519 mila euro per la riqualificazione e l’efficientamento del sistema di climatizzazione del corpo Dea dell’ospedale San Martino e 114 mila euro per il sesto piano dello stesso presidio ospedaliero oristanese. Per ambulatori e guardie mediche 111 mila euro. Una prossima gara riguarderà la sostituzione e l’installazione di oltre 40 pompe di calore in varie strutture territoriali, individuate a seguito di segnalazioni e sopralluoghi diretti.
I CHIARIMENTI Il dottor Serusi si è rivolto al presidente dell’Ordine dei Medici di Oristano Antonio Sulis: “Stupisce, ancora una volta, l’intervento dell’Ordine dei Medici della Provincia di Oristano, puntuale nel raccogliere qualsiasi lamentela, seppure anche legittima, ma invece praticamente silente ogni qualvolta si sia trattato di condividere le tante azioni importanti messe in campo da questa azienda in tema di assistenza alla persona.
Non si ricordano interventi da parte del presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Oristano tesi a plaudire l’inserimento di specialistiche che, prima dell’avvento di questa Direzione, risultavano totalmente assenti nel panorama della sanità pubblica dell’oristanese, quali, a titolo di esempio, Neurologia, Otorinolaringoiatria e Oculistica, fino ad allora operative solo nell’area delle strutture private. Ma anche il rilancio della Pediatria, con, in particolare, l’ambulatorio di diabetologia per i piccoli pazienti. Per non parlare della ripresa di attività fondamentali per la diagnosi e cura del paziente, come Emodinamica, Pneumologia e la Rete delle Cure Palliative.
Per la direzione generale questo significa avere cura dei pazienti, sicuri che il lettore “attento” saprà discernere fra chi se ne occupa davvero e chi invece lo afferma solamente”.
Inoltre, precisa il manager, “è singolare come l’Ordine dei medici abbia segnalato solo adesso le emergenze degli ambulatori, diventati da appena un anno e mezzo di proprietà della Asl 5, mentre nel 2022 e ancora prima, quando le strutture, allora di proprietà di altre azienda sanitarie, versavano in condizioni disastrose, prima dei nostri diversi interventi, non abbia sollevato alcun rilievo”.
Il Direttore Generale in merito al caso dell’ambulatorio di Bonarcado, rimarca l’impegno e la determinazione dell’Azienda a intervenire anche in quel singolo contesto, come peraltro già avvenuto in altri ritenuti più urgenti, in una visione di complessiva programmazione che deve certamente tenere conto delle emergenze che di volta in volta si configurano, anche in relazione a fattori climatici di intensità straordinaria rispetto al recente passato. Lo stesso manager peraltro ha sottolineato: “E’ disarmante apprendere il pensiero della dottoressa Mele, che lega la fuga dei medici di base dai territori interni alla mancata presenza di impianti di condizionamento, peraltro assolutamente necessari. Una visione fin troppo semplicistica, anche in relazione al suo recente ruolo di consigliera regionale, impegnata nel verificare le reali cause della carenza della medicina di base nelle aree interne. Criticità alla quale la nostra Asl ha risposto col progetto pilota degli ASCoT, al momento attuale unico rimedio esistente su scala regionale a questo problema”.
E ha poi ricordato alla dottoressa Mele: “Tutti i lavori realizzati nello stabile, che ospita l’ambulatorio di Bonarcado sono stari concordati con la stessa professionista, che nel 2021 ha chiesto la disponibilità dei locali per svolgere il suo servizio da medico di base, non avendo locali propri a sua disposizione. La struttura era in condizioni fatiscenti e non ancora di proprietà dell’azienda sanitaria oristanese, ma di Ats. Nonostante questo la Asl di Oristano si è subito attivata per iniziare i lavori. Nel 2023 è stato sistemato il tetto, ritinteggiata la struttura, rifatto l’impianto elettrico e predisposte le canaline per l’impianto di condizionamento. Siamo ancora in attesa che la dottoressa Mele ci indichi di aver reperito un suo ambulatorio”.
IL GRAFICO CON IL RIASSUNTO DEGLI INTERVENTI EFFETTUATI
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