Asl 5, sale operatorie a gonfie vele: nel 2024 + 13% degli interventi

Nella Asl 5 di Oristano nel 2024 l’attività chirurgica è cresciuta del 13 per cento. All’interno il grafico con tutti i dati e il videoservizio curato dall’ufficio stampa con un focus dettagliato su tutte le Strutture coinvolte in questa attività.

Un intervento nell’ospedale Delogu di Ghilarza

Tempo di bilanci anche per l’attività chirurgica nei tre ospedali della Asl 5 di Oristano.

I numeri degli interventi nel 2024 rispetto al 2023 sono lievitati del 13 per cento. Intanto l’equipe della Senologia si è arricchita con l’arrivo di un chirurgo plastico. In questo videoservizio curato dall’ufficio stampa il resoconto dettagliato dei dati e le interviste a tutti i direttori delle Strutture, che si occupano anche di attività chirurgica.

 

IL VIDEOSERVIZIO SUL BILANCIO DELL’ATTIVITA’ CHIURGICA ALLA ASL 5 NEL 2024 

 

 

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IL NOSTRO COMUNICATO 

I dati sull’attività chirurgica

Dal 2022 ad oggi si è registrato un trend in costante aumento su tutte le attività chirurgiche nei presidi ospedalieri della Asl 5, con un netto balzo in avanti tra il 2023 e il  2024, quando gli interventi effettuati sono passati da 2.683 a 3.045, con un incremento del 13%.

«Un risultato importante, che siamo riusciti a raggiungere grazie agli sforzi organizzativi della direzione strategica, all’impegno di tutte le equipe chirurgiche e al supporto della struttura di Anestesia, rafforzata ed arricchita di nuovi professionisti» commenta il direttore generale Angelo Serusi.

Ospedale San Martino di Oristano

Complessivamente, nell’ospedale oristanese gli interventi sono aumentati in un anno del 15%: quelli programmati (pari a 1.164 operazioni) sono cresciuti del 34%, quelli in urgenza (che sono stati ben 1.372) sono aumentati del 1 %, mentre quelli in emergenza dell’8%. Numeri che danno la misura anche della “reattività” delle sale operatorie di fronte alle emergenze-urgenze che vengono trattate in loco e non trasferite.
In particolare, l’attività chirurgica dell’Endoscopia digestiva del 48%, l’Ortopedia e traumatologia del 23%, la Chirurgia generale e l’Urologia rispettivamente dell’11%, la Nefrologia dell’86%. Mentre l’Ostetricia e la Ginecologia si è attestata sugli stessi numeri del 2023.

Ospedale Delogu di Ghilarza

Anche all’ospedale Delogu di Ghilarza, dove vengono effettuati interventi di Chirurgia generale in elezione, dopo il blocco imposto dal Covid le attività sono ripartite, crescendo nell’ultimo anno del 38%. L’obiettivo per il 2025 è quello di diversificare l’offerta, puntando su altre discipline come l’esordiente Dermatologia diagnostica e interventistica, che ha avviato le attività proprio una settimana fa al Delogu.

Ospedale Mastino di Bosa

Al Mastino di Bosa, l’attività chirurgica dopo aver registrato una netta accelerata tra il 2022 e il 2023, quando il numero di interventi è passato da 164 a 342, si è attestata nell’ultimo anno su un volume sostanzialmente pari all’anno precedente.

In Senologia l’arrivo di un chirurgo plastico

Continua a crescere anche l’attività di Senologia, struttura semplice dipartimentale dedicata al trattamento chirurgico delle pazienti con tumore al seno guidata dal senologo Luciano Curella:  da lunedì 3 marzo un chirurgo plastico ha integrato l’equipe senologica, occupandosi in particolare della parte ricostruttiva negli interventi di oncologia mammaria.

«Per la prima volta in assoluto – spiega il direttore generale Angelo Serusi – la Asl 5 di Oristano si doterà di un chirurgo plastico, una figura professionale importante nel percorso delle pazienti con tumore al seno, non solo dal punto di vista fisico ed estetico, ma anche psicologico. Fino ad oggi nella nostra Azienda non esisteva questa professionalità, che abbiamo voluto introdurre per dare la possibilità alle donne che subiscono un intervento così delicato, di completare l’iter di cura in loco, andando a rafforzare l’equipe di Senologia che già attualmente sta lavorando in maniera eccellente e che rappresenta l’unico punto di riferimento nel settore della chirurgia senologica nel Centro Sardegna». La Senologia, istituita all’inizio del 2024, con 130 operazioni all’attivo in un anno ha visto crescere la propria attività del 18% rispetto all’anno precedente, quando operava all’interno della Chirurgia generale.

«Nel campo dell’oncologia mammaria – prosegue il manager dell’Azienda socio-sanitaria oristanese – abbiamo già realizzato e formalizzato un percorso diagnostico, terapeutico e assistenziale (Pdta) che coinvolge Anatomia patologica, Oncologia, Radiologia, Senologia, Rete delle cure palliative, Rischio clinico, qualità e formazione, e poi Medicina interna, Laboratorio analisi, Pronto soccorso, Riabilitazione, Anestesia e rianimazione, Psicologia, Farmacia ospedaliera, oltre che direzione generale e sanitaria. Stiamo costruendo, tassello dopo tassello, tutto il quadro necessario a comporre una “Breast Unit”, ossia un team di professionisti che prenda in carico in maniera globale, multidisciplinare e integrata le donne con tumore al seno, la patologia oncologica più diffusa in Italia. Per configurare una Breast Unit occorrono specialisti in Radiologia, Chirurgia, Patologia, Oncologia e Radioterapia, e la Asl oristanese, ad eccezione della Radioterapia, possiede tutte queste professionalità – chiarisce Serusi – . I numeri degli interventi effettuati dall’equipe di Senologia nell’ultimo anno, ben 130, ci dicono quindi che la nostra azienda ha tutte le carte in regola, anche dal punto di vista dei crescenti volumi di attività, per candidarci ad avere una Breast Unit, peraltro nei fatti già esistente».

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