Colonna laparoscopica di ultima generazione al San Martino
Una colonna laparoscopica di ultima generazione, dotata della tecnologia 3D e 4K, è stata installata e collaudata nel blocco operatorio dell’ospedale San Martino di Oristano. Ieri sono stati eseguiti i primi tre interventi e un altro, di particolare complessità, è in programma per martedì.
Una colonna laparoscopica di ultima generazione, dotata della tecnologia 3D e 4K, è stata installata e collaudata nel blocco operatorio dell’ospedale San Martino di Oristano. Ieri sono stati eseguiti i primi tre interventi e un altro, di particolare complessità, è in programma per martedì.
“La dotazione della nuova colonna 3 D – afferma il direttore sanitario della Asl 5 di Oristano Antonio Maria Pinna – rientra in un percorso complessivo di ammodernamento tecnologico e miglioramento del parco macchine su cui la nostra azienda sta investendo per fornire una risposta più efficace alla popolazione”.
L’acquisizione della nuova apparecchiatura, fornita dalla struttura di Ingegneria clinica Ares diretta dall’ingegnera Barbara Podda, consentirà di compiere un significativo salto di qualità a livello tecnologico che si tradurrà in un netto miglioramento negli standard degli interventi chirurgici.
“Il sistema, che viene utilizzato per gli interventi laparoscopici, consente di vedere le immagini del campo operatorio in tre dimensioni e con una risoluzione massima aumentando notevolmente la definizione ed il dettaglio dei tessuti e degli organi sui quali si sta intervenendo – spiega il direttore dell’Unità operativa di Chirurgia del San Martino Massimiliano Coppola – La definizione delle immagini consente di identificare con maggiore precisione anche le strutture più piccole, difficilmente visibili ad occhio nudo. Questo si traduce nella possibilità di asportare con la massima precisione i tessuti malati o i tumori maligni pur risparmiando gli organi o le strutture sane. Inoltre, alcune funzioni particolari di elaborazione dell’immagine consentono di valutare meglio la vascolarizzazione dei tessuti, riducendo così anche i rischi di complicanze post operatorie”
Il nuovo macchinario verrà utilizzato in particolare per il trattamento chirurgico mini-invasivo o laparoscopico dei tumori maligni del colon, del retto e dello stomaco e di altre patologie benigne che vanno dalla calcolosi della colecisti, ai laparoceli, alla malattia diverticolare del colon, alle ernie jatali, alle appendiciti.
“Questi interventi vengono già eseguiti nella nostra Unità con ottimi risultati, tanto che negli ultimi anni quasi la totalità degli interventi per neoplasie del colon o dello stomaco sono stati effettuati con successo con la tecnica mini-invasiva. La nuova apparecchiatura – prosegue Coppola – ci permetterà di potenziare ulteriormente questa attività, offrendo ai pazienti interventi tecnicamente migliori grazie alla maggior precisione ed accuratezza che questo strumento consente”.
La laparoscopia è una tecnica chirurgica mininvasiva che consiste nell’introdurre nell’addome del paziente, attraverso piccole incisioni, una telecamera, che proietta le immagini su uno schermo ad alta definizione, che permettono al chirurgo di operare all’interno dell’addome senza dover ricorrere all’apertura completa della parete addominale. Con la nuova apparecchiatura sarà possibile effettuare asportazioni più precise ed accurate dei tumori o di organi malati pur rispettando maggiormente i tessuti sani. Il paziente avrà quindi un minor dolore post-operatorio ed una ripresa più rapida delle normali attività quotidiane e pertanto potrà essere dimesso prima.
Ultima modifica
25 Marzo, 2023