Febbre del Nilo: il primo caso nel 2023 su un animale nell’oristanese
Il virus West Nile ha colpito una cornacchia, nel territorio di Solarussa. Ecco una videointervista della dott.ssa Maria Valentina Marras, direttrice del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, sui consigli utili per i cittadini per prevenire i contagi del virus.
Il primo caso di Febbre del Nilo (West Nile) nell’anno in corso su un animale è stato riscontrato in provincia di Oristano pochi giorni fa. Il virus ha colpito una cornacchia nel territorio di Solarussa, dove era in corso un piano di abbattimento messo in campo dall’amministrazione provinciale di Oristano e che ha riguardato gli animali dannosi, in particolar modo per le colture. Alcuni esemplari vengono poi analizzati, dopo essere stati abbattuti e uno di questi è risultato positivo alla Febbre del Nilo.
Il Dipartimento di Prevenzione della Asl di Oristano, non appena avuta conferma della positività al virus West Nile della cornacchia, ha subito inviato una comunicazione all’amministrazione comunale di Solarussa la proposta di ordinanza per il rafforzamento delle misure di prevenzione e protezione, già attivate con l’inizio della stagione estiva dall’azienda sanitaria oristanese e, in particolare, dallo stesso Dipartimento di Prevenzione.
Il virus West Nile, trasmissibile dagli uccelli infetti all’uomo o ad altri animali attraverso la puntura di zanzara, nell’80 per cento dei casi si sviluppa in maniera asintomatica, nel 20 per cento causa sintomi simili a quelli influenzali (febbre, mal di testa, nausea e vomito) e in una percentuale inferiore all’1 per cento provoca encefaliti o meningoencefaliti.
«Nessun allarmismo. La situazione è sotto controllo», ha assicurato la direttrice del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica Maria della Asl 5 Valentina Marras, che ha poi ricordato: «È importante che i cittadini, in particolare anziani e fragili, si proteggano adottando una serie di precauzioni In primo luogo occorre evitare i ristagni d’acqua, dove proliferano le larve di zanzara. Per questo è necessario svuotare di frequente sottovasi di fiori, secchi, copertoni, barili; cambiare spesso l’acqua delle ciotole per animali; tenere le piscine per bambini vuote o coprirle quando non sono usate; trattare con prodotti larvicidi tombini e pozzetti di sgrondo delle acque piovane, zone di scolo e ristagno; verificare che le grondaie siano pulite e non ostruite; coprire le cisterne e i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana con coperchi ermetici, teli o zanzariere. Per difendersi dalle punture è poi consigliato schermare porte e finestre con zanzariere, utilizzare repellenti cutanei per allontanare gli insetti, evitare di sostare in zone in cui sono presenti laghetti artificiali e ristagni d’acqua, come giardini e parchi, in particolare all’imbrunire e di notte, quando le zanzare sono più attive».
La Direzione Asl e il Dipartimento di Prevenzione hanno già predisposto una capillare opera di sensibilizzazione della popolazione, coinvolgendo medici di famiglia, pediatri di libera scelta, poliambulatori e comunità socio-assistenziali, perché i cittadini vengano informati sulle precauzioni da adottare per difendersi dalle punture di zanzara attraverso la divulgazione di materiale informativo sul virus.
Materiale informativo sulla Febbre del Nilo e sui comportamenti corretti da attuare per prevenire il contagio è disponibile nel vecchio sito della Asl 5 di Oristano all’indirizzo www.asloristano.it in basso a destra nella sezione “Argomenti” e nella sottosezione “Febbre del Nilo”.
ECCO COME PREVENIRE I CONTAGI
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