Febbre del Nilo, potenziata la rete di prevenzione e sorveglianza
Sorveglianza dei casi umani sospetti oltre che di uccelli ed equini, installazione di trappole per insetti per verificare la circolazione virale, attività di informazione sulle corrette misure da adottare per difendersi dalle punture di zanzara, controllo del sangue proveniente dalle donazioni, indicazione di aree a rischio su cui intervenire con la disinfestazione: tutte le azioni messe in campo per il contrasto al virus.
Sorveglianza dei casi umani sospetti oltre che di uccelli ed equini, installazione di trappole per insetti per verificare la circolazione virale, attività di informazione sulle corrette misure da adottare per difendersi dalle punture di zanzara, controllo del sangue proveniente dalle donazioni, indicazione di aree a rischio su cui intervenire con la disinfestazione. Sono queste le principali azioni messe in campo dalla Asl di Oristano in collaborazione con il Centro Antinsetti della Provincia e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna, per la prevenzione, la sorveglianza e il contrasto alla West Nile Disease (Wnd) o Febbre del Nilo, il cui virus è veicolato dagli animali all’uomo attraverso la zanzara.
Si tratta di una rete operativa dal 2011, anno in cui il West Nile virus è stato isolato per la prima volta in provincia di Oristano. Ad essere coinvolti nelle attività di sorveglianza e contrasto, per la Asl, sono in particolare il Servizio di Sanità Animale e quello di Igiene Pubblica, entrambi afferenti al Dipartimento di Prevenzione, ed il Centro trasfusionale dell’ospedale San Martino, che effettua regolarmente i controlli sul sangue donato attraverso le metodiche di indagine Nat (Nucleid Acid Test) e Pcr (Protein Chain Reaction) per garantire la sicurezza dei pazienti che lo ricevono.
Le attività di routine sono state potenziate a seguito dell’accertamento di un caso umano nel comune di Oristano, con la proposta di un’ordinanza al sindaco della città capoluogo mirata a rafforzare le misure di prevenzione e protezione sul territorio. Successivamente alla segnalazione di una zanzara infetta nei pressi dell’ospedale San Martino, si è inoltre provveduto tempestivamente alla disinfestazione dell’area circostante la struttura sanitaria.
«Sono state prontamente attivate e convocate con urgenza l’Unità di crisi West Nile del Dipartimento della Asl Oristano e l’Unità di Crisi Regionale – spiega il direttore del Dipartimento di Prevenzione Roberto Puggioni – al fine di valutare la situazione e concordare con tutti i soggetti ed enti coinvolti nel piano le ulteriori e più appropriate misure di sorveglianza e contrasto, rispetto a quelle ordinarie, per fronteggiare l’emergenza, secondo le indicazioni del Piano Arbovirosi Nazionale».
La Direzione Asl e il Dipartimento di Prevenzione hanno inoltre disposto una capillare opera di sensibilizzazione della popolazione, coinvolgendo medici di famiglia, pediatri di libera scelta, poliambulatori e comunità socio-assistenziali, perché i cittadini vengano informati sulle precauzioni da adottare per difendersi dalle punture di zanzara attraverso la divulgazione di materiale informativo sul virus. Materiale che la Asl di Oristano ha già messo a disposizione anche sul proprio sito internet, dove è possibile trovare le risposte a tutti i principali dubbi e interrogativi sulla malattia.
«Il virus della Febbre del Nilo nell’80 per cento dei casi si sviluppa in maniera asintomatica, nel 20 per cento dà luogo a febbre, mal di testa e solo in una percentuale inferiore all’1% può causare sintomi neurologici. – spiega la direttrice del Servizio Igiene Pubblica Maria Valentina Marras – Per l’uomo però non esiste un vaccino né una terapia specifica, quindi per evitare di contrarlo, in particolare se si tratta di soggetti anziani o fragili, bisogna proteggersi dalle zanzare attraverso una serie di accorgimenti: evitare i ristagni d’acqua nei sottovasi, in cisterne, contenitori e piscine; utilizzare i repellenti e coprire braccia e gambe all’imbrunire, quando l’attività di questi insetti si intensifica; schermare porte e finestre con zanzariere; trattare con prodotti larvicidi tombini e pozzetti di sgrondo delle acque piovane, zone di scolo e ristagno; verificare che le grondaie siano pulite e non ostruite; eliminare da stabili e abitazioni eventuali covatoi dove possono annidarsi volatili infetti, come i piccioni».
Sul versante della sorveglianza, è utile segnalare ai servizi veterinari Asl Oristano la presenza di volatili morti, che potrebbero aver contratto la malattia, attraverso il numero 0783.317767.
Ultima modifica
23 Agosto, 2022