I dipendenti della Asl 5 in rosso: “No alla violenza di genere”
I dipendenti della Asl 5 si sono vestiti di rosso per dire “no” alla violenza di genere. All’interno il video dell’iniziativa e tutti i servizi video del TG ASL 5 delle ultime edizioni sul tema della violenza di genere in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.
“Basta”.
Lo ha gridato forte una delegazione dei dipendenti della Asl 5 di Oristano, che, in rappresentanza di tutto il personale dell’azienda sanitaria oristanese, si è radunata davanti alla sede legale della Asl, in via Carducci, per dire “no” a ogni forma di violenza di genere. Un gesto simbolico, ma importante proprio lunedì 25 novembre, Giornata Internazionale di contrasto alla violenza di genere. Ogni dipendente presente ha indossato un capo rosso. L’iniziativa è stata organizzata dal Consultorio Familiare di Oristano col pieno sostegno della direzione generale dell’azienda. Claudia Marras, psicologa del Consultorio, ha spiegato: “Lo abbiamo fatto per solidarietà alle donne perché noi, in realtà, siamo quelli degli altri 364 giorni dell’anno. Siamo quelli che si occupano delle donne che subiscono violenza, di quelle stuprate, dei figli e dei familiari di quelle che vengono uccise. Abbiamo voluto ricordare che l’azienda sanitaria è presente e disponibile, che possiamo tutti contribuire nel contrastare tutte le forme di violenza e nel supportare tutte le vittime di violenza, senza distinzione di genere, senza ignorare che la violenza è un problema sociale e culturale”.
IL VIDEO SERVIZIO SUI DIPENDENTI DELLA ASL 5 IN ROSSO CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE
I SERVIZI DEL TG ASL 5 SUL TEMA DELLA VIOLENZA DI GENERE
Vi riproponiamo oggi, 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza di genere, tutti i servizi andati in onda nel TG ASL 5 nelle ultime edizioni su questo importante tema
IL PERCORSO DI SOSTEGNO ALLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA ALL’OSPEDALE SAN MARTINO
LA PRIMA PAGINA DELLA TREDICESIMA EDIZIONE DEL TG ASL 5 SUL TEMA DELLA VIOLENZA SULLE DONNE
LO SPETTACOLO “POESIE PER UNA NOTTE” DEL CENTRO DI SALUTE MENTALE DI BOSA SULLA VIOLENZA DI GENERE
IL NOSTRO COMUNICATO SULLA GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE
Sono diverse le iniziative organizzate e patrocinate dalla Asl 5 di Oristano in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebrerà lunedì 25 novembre. Vediamo quali.
Un telefono rosa, una linea telefonica dedicata a cui le donne che vivono situazioni di violenza fisica, psicologica o d’altro genere potranno chiamare per chiedere aiuto. L’ospedale San Martino di Oristano ha scelto di aderire alle iniziative promosse dalla Fondazione Onda (Osservatorio Nazionale sulla salute della donna) in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra il 25 novembre, attivando un numero telefonico dedicato a disposizione delle vittime di violenza, un punto d’ascolto per rendere più semplice, diretto ed anonimo il contatto. Il telefono rosa sarà operativo per due giorni, dopo giovedì 21 novembre: sarà possibile chiamare anche oggi lunedì 25, dalle ore 16.00 alle 19.00, al numero 0783 317397.
A rispondere saranno la ginecologa Emanuela Meloni, esperta in violenza di genere, e l’ostetrica Gabriella Miscali, della struttura complessa di Ginecologia e Ostetricia diretta dalla dottoressa Francesca Campus, referenti dei percorsi sulla violenza di genere per la Asl 5 di Oristano che, insieme alla Direzione dell’ospedale San Martino ed a quella del Pronto Soccorso, hanno elaborato il primo percorso ospedaliero in Sardegna dedicato alle vittime di violenza. Un percorso, nato inizialmente per sostenere le donne vittime di violenza, è stato ulteriormente ampliato ai minori, grazie alla partecipazione della struttura complessa di Pediatria diretta dalla dottoressa Enrica Paderi, poiché all’interno delle mura domestiche e non solo stanno aumentando le segnalazioni sui piccoli pazienti.
“Lo sportello telefonico funzionerà come un punto d’ascolto a cui le donne potranno richiedere informazioni, raccontarci la loro storia o avanzare una richiesta specifica per poterle aiutare direttamente o eventualmente indirizzare allo sportello antiviolenza, a percorsi di accoglienza protetta o di sostegno psicologico, fornendo strumenti concreti e indirizzi a cui rivolgersi per chiedere aiuto” spiega la dottoressa Meloni.
L’evento rientra nel calendario delle iniziative promosse dalla Fondazione Onda (Osservatorio Nazionale sulla salute della donna) dal 21 al 27 novembre negli ospedali a cui è stato assegnato il Bollino Rosa, un riconoscimento ottenuto dalle strutture sanitarie a misura di donna, attente alla salute e al benessere femminile: una rete di ospedali italiani di cui fa parte il San Martino di Oristano.
Sempre lunedì 25 novembre al Museo diocesano di Oristano, alle ore 18.00 il Centro Antiviolenza Donna Eleonora di Oristano, con l’Associazione Prospettiva Donna e il Museo Diocesano, con il patrocinio fra gli altri della Asl 5 di Oristano, organizzano un incontro di sensibilizzazione e formazione sul tema della violenza di genere. Tema centrale sarà l’analisi della violenza di genere come fenomeno culturale, sociale e globale. Ad aprire i lavori ci saranno i saluti delle autorità locali e regionali, a cui seguiranno gli interventi di Silvia Oppo, direttrice del museo diocesano, che parlerà della collaborazione con il Centro antiviolenza e che presenterà la mostra “MeDea”, visitabile durante l’evento, che vede l’esposizione al pubblico delle opere realizzate dalle donne in percorso all’interno del gruppi di Auto Mutuo Aiuto (AMA) presso il Centro Antiviolenza e il Centro di Salute Mentale (Csm) della Asl di Oristano. Seguiranno gli interventi tecnici curati da Francesca Marras, Responsabile Centro Antiviolenza Donna Eleonora, che entrerà nel vivo del tema andando ad illustrare le origini della violenza di genere attraverso un’attenta lettura della simbologia della dea, sino ad arrivare ai giorni nostri; Maria Nice Trudu, psichiatra e psicoterapeuta del Centro di Salute Mentale della Asl 5 Oristano, spiegherà invece l’importanza del lavoro di gruppo e dei laboratori artistici per il superamento del trauma; Giulia Balzano, archeologa, che ripercorrerà l’evoluzione della figura della dea in tema archeologico.
Nel pomeriggio gli interventi si integreranno con l’apporto di Giovanna Ibba, psicologa e psicoterapeuta del Centro antiviolenza di Oristano e dell’artista Maria Paola Piras, che con il centro antiviolenza ha curato i laboratori di argilla con le donne in percorso. A far da corollario alla prima parte della giornata di sensibilizzazione e di formazione, vi sarà la partecipazione attiva degli alunni e delle alunne delle scuole secondarie di secondo grado che, guidati dai e delle loro insegnanti, attiveranno la fase del dibattito con domande e riflessioni.
L’evento si terrà il giorno 25 Novembre 2024 presso il Museo Diocesano sito in Piazza Duomo ad Oristano, e si svolgerà in due tempi:
− Durante la mattinata, a partire dalle 10 e sino alle 12, per le sole scolaresche
− Nel pomeriggio dalle 18 alle 20 per la popolazione.
In serata l’evento è fruibile anche attraverso il servizio di Interpretariato LIS che sarà curato dall’interprete del consiglio regionale ENS Sardegna. L’ingresso è libero e aperto, sino ad esaurimento posti.
Ultima modifica
28 Novembre, 2024