Intesa Asl-Lilt su prevenzione oncologica e sostegno ai pazienti
Potenziare i servizi oncologici sul territorio e supportare le donne affette da tumore nei percorsi di cura e riabilitazione. Sono questi i principali obiettivi del protocollo d’intesa sottoscritto da Asl 5 e Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) di Oristano, che rinnovano così una collaborazione ormai decennale nel segno della prevenzione e …
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Potenziare i servizi oncologici sul territorio e supportare le donne affette da tumore nei percorsi di cura e riabilitazione. Sono questi i principali obiettivi del protocollo d’intesa sottoscritto da Asl 5 e Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) di Oristano, che rinnovano così una collaborazione ormai decennale nel segno della prevenzione e del sostegno ai pazienti.
Grazie all’accordo, siglato dal Direttore Generale dell’azienda socio-sanitaria oristanese Angelo Serusi e dalla presidente Lilt Eralda Licheri, il day hospital oncologico dell’ospedale San Martino di Oristano riceverà in comodato d’uso gratuito lo scalp cooler, un casco refrigerante utilizzato durante la chemioterapia per ridurre la caduta dei capelli, un effetto collaterale delle cure che può avere un impatto psicologico estremamente negativo sui pazienti. L’alopecia è il segno più evidente e riconoscibile della malattia e può finire per diventare uno stigma per il malato: la cuffia ipotermica, che consente di preservare l’immagine che si ha e che si dà di sé, rappresenta in questo senso uno strumento importante per il mantenimento di una buona qualità di vita.
«Il San Martino di Oristano sarà una delle prime strutture sanitarie in Sardegna a dotarsi di questo strumento – afferma il Direttore Generale della Asl di Oristano Angelo Serusi – Un risultato che raggiungeremo per merito della sinergia con la Lilt, associazione che ringraziamo di cuore per la collaborazione. Questa acquisizione, che ci rende particolarmente orgogliosi, si inserisce nel percorso di potenziamento che stiamo compiendo come Asl su tutta la filiera oncologica, dagli screening fino alle cure palliative, attraverso l’assunzione di nuovo personale». Nei mesi scorsi l’azienda socio-sanitaria oristanese ha infatti rinforzato l’organico dell’hospice di Oristano con l’assunzione di un nuovo medico palliativista, mentre nel day hospital oncologico sono stati assunti due medici (uno in servizio da agosto, uno in arrivo a settembre) e ne è stato stabilizzato un terzo. Di prossima nomina è anche il nuovo responsabile del Centro screening oncologici.
«Abbiamo potuto acquistare il casco refrigerante grazie al contributo dell’assessorato regionale della Sanità, all’azienda agricola Orto di Eleonora, al Comune di Oristano ad altre imprese e privati cittadini che hanno creduto nel nostro progetto e partecipato alla nostra raccolta fondi. La generosità del territorio ci ha consentito di tagliare questo traguardo pur in un periodo complicato come quello della pandemia – afferma Eralda Licheri, presidente della Lilt di Oristano –. Oltre che cedere in comodato d’uso il casco refrigerante sarà nostra cura coinvolgere il personale del day hospital oncologico nella formazione per un utilizzo ottimale di questo strumento».
Oltre che agli aspetti della terapia, il protocollo guarda a quelli della riabilitazione e della vita dopo il tumore, spesso trascurati nei percorsi terapeutici tradizionali. Nel perimetro dell’accordo rientrano anche i percorsi info-motivazionali di gruppo che verranno offerti a titolo gratuito alle donne che hanno o hanno avuto un tumore mammario e alle loro famiglie per orientarle a modificare gli stili di vita dannosi, favorire l’attività fisica e la corretta alimentazione, gestire lo stress associato alla malattia, smettere di fumare. Gli operatori sanitari maggiormente coinvolti nella diagnosi e nella cura dei tumori – oncologi, infermieri, riabilitatori, radiologi, chirurghi – potranno indirizzare le pazienti che rientrano nel target in questi percorsi e partecipare essi stessi su base volontaria.
Altro punto chiave del documento prevede la realizzazione di un ambulatorio per la prevenzione dei tumori della pelle, che sarà attivato nelle strutture dell’azienda socio-sanitaria e tenuto da un medico specialista in dermatologia messo a disposizione dall’associazione. Infine, Asl e Lilt integreranno le reciproche competenze e professionalità per promuovere campagne di prevenzione oncologica.
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