La direzione sul paziente oncologico: “Preso in carico correttamente”

La direzione generale della Asl 5 chiarisce che, contrariamente a quanto pubblicato nei giorni scorsi su alcuni organi di stampa, il paziente è stato preso in carico dal Centro Accoglienza servizi dell’Oncoematologia del San Martino, che ha fissato per lo stesso un esame strumentale necessario al corretto inquadramento diagnostico.

Il personale dell'Unità operativa di Oncologia al lavoro

In merito al caso del paziente oncologico 85enne di Santa Giusta, il direttore generale della Asl 5 di Oristano Angelo Maria Serusi precisa quanto segue.

Pur comprendendo lo stato d’animo di pazienti e familiari coinvolti in percorsi sanitari riguardanti patologie importanti come quelle neoplastiche, questa Azienda non può permettere rappresentazioni non veritiere su circostanze e fatti inerenti l’attività del servizio di Oncoematologia dell’ospedale San Martino di Oristano.

Occorre sottolineare che il predetto reparto è una vera e propria eccellenza che da sempre si distingue per la professionalità dei propri medici e che rappresenta un orgoglio per la nostra Azienda e che tale deve essere anche per tutta la comunità della provincia di Oristano. Allo stato attuale, purtroppo, la carenza d’organico con la quasi simultanea defezione di quattro medici sui sei presenti a fine 2023 ha causato il rallentamento di alcune attività di day hospital, ma non certo la presa in carico dei pazienti da parte del Centro Accoglienza Servizi (CAS), il quale ha il compito di proteggere e indirizzare il paziente oncologico di prima diagnosi assicurando allo stesso tempo il più corretto percorso clinico-assistenziale. In questo senso, la presa in carico si determina anche indirizzando presso altre strutture sanitarie il paziente nei casi in cui il San Martino non possa dare una risposta diretta per le ragioni più varie, in primis quelle conseguenti alla carenza del numero di medici in servizio.

Nel caso di specie, il paziente è stato correttamente preso in carico dal CAS con una specifica richiesta di esame strumentale (PET) inviata dalla nostra struttura alla Medicina Nucleare dell’Arnas di Cagliari, esame, questo, prodromico al corretto inquadramento diagnostico del paziente e alla successiva definizione della terapia. L’esame è stato eseguito il 28 novembre scorso, con il successivo referto PET comunicato al servizio di Oncoematologia di Oristano il 2 dicembre. Il passo successivo è stato quello di contattare la famiglia del paziente al fine di concordare l’avvio della terapia in altre strutture. Gli stessi familiari hanno comunicato di aver autonomamente provveduto a fissare un appuntamento in un’altra struttura.

Tanto si rappresenta per chiarire che il paziente interessato ha avuto tutto il supporto clinico e operativo del servizio di Oncoematologia e quindi, come detto, la sua presa in carico è avvenuta in tempi tempestivi, adeguati e rispettosi dei percorsi diagnostico-terapeutici utilizzati nella regione Sardegna.

Giova peraltro precisare che di tutta la vicenda, così come rappresentata da parte della figlia del paziente interessato, la Direzione generale della Asl 5 ha appreso esclusivamente dagli organi di stampa, i quali hanno naturalmente fornito una rappresentazione degli accadimenti assolutamente di parte, in quanto frutto di dichiarazioni unilaterali prive di contraddittorio, con accuse tendenti a screditare le qualità professionali del servizio di Oncoematologia, che invece si ripete essere altissima. A questo proposito è opportuno anche rappresentare plasticamente, attraverso numeri oggettivi, le attività del servizio, le quali nonostante la carenza di personale medico, sono praticamente in linea con l’attività del 2023. In particolare si segnala che i pazienti in cura presso il reparto nel 2023 sono stati 845, mentre la proiezione al 31 dicembre 2024 si attesta a circa 800 pazienti. Stesso discorso per gli accessi complessivi, pari a 13.917 nel 2023 e a 14.235 proiettati al 31 dicembre 2024. Nell’anno in corso, è aumentata inoltre la complessità dei pazienti e la percentuale delle giornate di chemioterapia per ogni paziente. Ciò a confutazione di quanto affermato dai familiari del paziente.

Questa azienda, peraltro sempre impegnata nella gestione dei percorsi a tutela del paziente, si riserva ogni azione a tutela dell’immagine dei professionisti dell’Oncoematologia, che quotidianamente si spendono a beneficio dei pazienti.

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Ultima modifica

5 Dicembre, 2024