Oncologia San Martino, le precisazioni della direzione della Asl 5
I chiarimenti della direzione generale della Asl 5 in merito alle notizie diffuse sull’Unità operativa di Oncoematologia dell’ospedale San Martino di Oristano: “Presi in carico tutti i pazienti che ricevono una prima diagnosi di tumore. Siamo al lavoro per riavviare le visite di controllo nei pazienti guariti”.
In merito alle notizie relative all’Unità operativa di Oncologia dell’ospedale San Martino di Oristano, la direzione della Asl 5 precisa che è vero che i follow up – le visite di controllo dedicate ai pazienti che non sono più in trattamento oncologico – sono momentaneamente sospesi a causa dell’eccessivo carico di lavoro rispetto al numero di medici attualmente in servizio, ma va chiarito che vengono presi in carico tutti i pazienti che ricevono una prima diagnosi di tumore e che devono essere sottoposti alle relative terapie.
Di fronte all’esiguo numero di medici in servizio – tre gli oncologi presenti – è stato necessario dare la precedenza alle persone che sono attualmente malate e che necessitano di avviare quanto prima le terapie piuttosto che ai soggetti guariti.
«Ci siamo comunque già attivati perché i follow up possano riprendere quanto prima – fa sapere il direttore generale della Asl 5 di Oristano Angelo Maria Serusi –. Abbiamo bandito una selezione di specialistica ambulatoriale per la ricerca di nuovi oncologi e stiamo valutando altre ipotesi per riavviare le visite di controllo per i pazienti guariti. Sottolineo però che l’Oncologia del San Martino – prosegue Serusi – rappresenta uno dei nostri fiori all’occhiello, che vanta medici di altissima professionalità e in generale un personale molto umano e disponibile verso i pazienti».
Tra il 2022 e il 2023, quando il numero dei medici in servizio lo consentiva, l’Oncologia ha recuperato le liste d’attesa createsi con l’emergenza Covid, azzerandole completamente. Tra il 2022 e il 2023 gli accessi dei pazienti sono infatti aumentati del 32%, passando da 8.794 a 11.604, e le cartelle aperte per i day hospital sono cresciute del 15%, passando da 519 a 598. Sommando a queste, le visite ambulatoriali e le consulenze interne di Oncologia, nel 2023 sono state effettuate 14.009 prestazioni, con un aumento di quasi il 29% rispetto all’anno precedente. Per ciò che riguarda i dati 2024, dal 1 gennaio al 15 giugno 2024 (in neanche sei mesi quindi) i ricoveri in day hospital sono stati 410 e gli accessi 5173. Sommando a questi, 629 ulteriori prestazioni fra visite ambulatoriali e consulenze interne di Oncologia, sono state finora raggiunte dall’inizio dell’anno 5.802 prestazioni. Nel 2024 è stato cioè mantenuto constante il numero di nuove prime visite, nonostante tre medici in meno.
Quanto alla “poca attrattività” che, secondo i portavoce del Comitato per il diritto alla salute, l’ospedale di Oristano eserciterebbe sui giovani medici, il direttore Serusi respinge con forza questa accusa: «Il San Martino è talmente poco attrattivo che negli ultimi mesi, grazie all’arrivo di nuovi specialisti, sono stati aperti il reparto di Neurologia ed il servizio di Otorinolaringoiatria, mai prima d’ora presenti in questo ospedale. Non solo, è ripresa anche l’attività di Pneumologia e quella di Emodinamica, da tempo paralizzati per via dell’assenza di medici, ed è stata nettamente rinforzata la rete delle cure palliative, che oggi può contare su quattro specialisti, due dei quali di recente assunzione».
Complessivamente, facendo un raffronto fra i medici in servizio nel gennaio 2022 e quelli presenti oggi, la Asl 5 ha registrato un saldo positivo di 30 medici in più: nel 2022 gli specialisti erano 242, attualmente sono 272.
«È innegabile che anche l’azienda sanitaria oristanese, come molte altre dell’isola e non solo, risenta della generale scarsità di medici e della difficoltà a reclutarne di nuovi, specie in alcune specializzazioni, ma ciò non significa che non si stiano cercando con determinazione tutte le soluzioni possibili per attrarre nuove risorse nel nostro polo ospedaliero ed il fatto di essere riusciti a riaprire alcune attività e ad avviarne altre che mai prima d’ora erano state presenti testimonia che in diversi casi il nostro sforzo ha avuto successo» conclude il manager della Asl 5.
Ultima modifica
24 Giugno, 2024