Oristano, emergenza “storni”: incontro fra Comune, Provincia e Asl 5
Si è svolto una riunione, convocata dall’amministrazione comunale di Oristano,, sul problema dell’elevata presenza di storni in città, alla quale hanno partecipato anche rappresentanti della Asl 5 e della Provincia.
L’altissima presenza di storni in città, giovedì scorso, è stata al centro di un vertice, convocato dal Sindaco Massimiliano Sanna e dall’Assessore all’Ambiente Maria Bonaria Zedda, al quale hanno partecipato tecnici e dirigenti del Comune, della Provincia e dell’Azienda sanitaria locale.
“La presenza degli storni nei centri urbani, in questo periodo e fino all’arrivo del freddo più intenso, è un fenomeno ormai ricorrente – precisa il Sindaco Sanna – l’altissimo numero di questi volatili determina problemi di igiene che abbiamo affrontato con gli interventi di pulizia degli spazi pubblici e con l’utilizzo di dissuasori sonori che ovviamente non hanno il potere di far sparire gli uccelli, ma ne hanno provocato l’allontanamento. Sono numerose però le segnalazioni di uccelli morti e questo ci ha preoccupato a causa della diffusione, fortunatamente circoscritta, dei virus della West Nile e Usutu. Per questo motivo abbiamo voluto sentire anche gli esperti del servizio ambiente della Provincia e del servizio veterinario della ASL per una valutazione del fenomeno dal punto di vista igienico-sanitario”.
“Le carcasse degli uccelli morti non sono veicolo di infezione per l’uomo per le malattie WEst Nile e Usutu in quanto queste malattie si trasmettono unicamente per il tramite delle punture delle zanzare infette – ha precisato il dottor Carlo Pilo, dirigente del Servizio Veterinario della Asl 5 – per tale motivo si ribadisce l’importanza della protezione dalle punture degli insetti vettori e l’eliminazione delle raccolte d’acqua stagnante ove si sviluppano le larve delle zanzare. A ogni modo, considerata la potenziale presenza anche di altre malattie negli uccelli morti, si raccomanda ai cittadini di non toccare le carcasse animali a mani nude, ma di indossare sempre guanti protettivi. Le cause della morte dei numerosi storni sono dovute sia a malattie già diagnosticate dal Servizio Sanità Animale della ASL (West Nile e Usutu) sia, spesso, ad urti degli uccelli contro veicoli, edifici, altri ostacoli nonché a seguito di scontri in volo. I cittadini possono smaltire gli uccelli morti che ritrovano nelle loro proprietà conferendoli nel secco”.
“Un’analisi congiunta del fenomeno era importante valutare le cause e i rimedi alla presenza nel territorio urbano dell’altissimo numero di uccelli morti – precisa l’Assessore all’Ambiente Maria Bonaria Zedda – le numerose segnalazioni sul ritrovamento di uccelli morti ci hanno preoccupato per i problemi igienico-sanitari legati alla diffusione di virus pericolosi come la West Nile e l’Usutu. Le indicazioni della ASL, in questo senso, ci sono state di conforto, considerando che i virus si trasmettono tramite le zanzare e non direttamente per la presenza della carcasse degli uccelli morti. È evidente però che le carcasse devono essere velocemente rimosse. Per quelle rinvenute nelle aree pubbliche si può procedere con una segnalazione alla Polizia locale (allo 0783 212121) o all’Ufficio Ambiente del Comune di Oristano, per quelle all’interno di terreni privati, invece, i cittadini possono provvedere autonomamente con le necessarie precauzioni, evitando di toccare le carcasse a mani nude, ma solo con adeguata protezione di guanti, e conferendoli nel secco indifferenziato”.
“Per quanto concerne la pulizia delle aree interessate dalla presenza del guano degli uccelli il Comune sta provvedendo con l’ausilio delle società Formula Ambiente e Oristano servizi – conclude l’Assessore Zedda – oltre agli interventi programmati e all’utilizzo dei dissuasori sonori, così come è successo negli ultimi giorni nelle scuole di via Bellini e via Diaz, interveniamo all’occorrenza là dove se ne ravvisa la necessità anche in considerazione del fatto che gli storni si spostano in varie aree del territorio urbano. Stiamo anche valutando l’impiego di nuovi dissuasori sonori”.
Ultima modifica
4 Dicembre, 2023