Ospedale di Comunità di Ghilarza, sospensione programmata
Da lunedì 29 luglio fino a domenica 18 agosto l’Ospedale di comunità di Ghilarza sospenderà la propria attività in modo programmato per riaprire a pieno regime da lunedì 19 agosto.
Da lunedì 29 luglio fino a domenica 18 agosto l’Ospedale di comunità di Ghilarza sospenderà la propria attività in modo programmato per riaprire a pieno regime da lunedì 19 agosto. Una decisione che, come sottolinea il direttore generale della Asl 5 di Oristano Angelo Maria Serusi, segue quanto sperimentato già lo scorso anno con esito positivo.
«Anche quest’anno la sospensione delle attività è disposta per consentire al personale infermieristico e agli operatori socio-sanitari di effettuare il periodo di ferie in maniera contestuale, preferendo optare per una temporanea e programmata pausa che garantisca la successiva riapertura a pieno regime piuttosto che offrire un’assistenza a singhiozzo per l’intero periodo estivo – afferma il direttore generale della Asl 5 di Oristano Angelo Maria Serusi –. In ogni caso sarà garantita l’assistenza ai pazienti, che verranno dimessi o reindirizzati in altre strutture in maniera programmata, secondo setting clinici appropriati e le esigenze di salute di ciascuno».
L’OSPEDALE DI COMUNITA’. Inaugurato nel febbraio 2023, quello di Ghilarza è il primo, e per ora l’unico, Ospedale di comunità della Sardegna. Si tratta di una struttura a gestione infermieristica che si pone tra l’ospedale per acuti e il rientro a casa o verso le strutture residenziali. Pienamente operativo, l’Osco accoglie i pazienti cronici o fragili clinicamente stabili, i quali dopo la risoluzione delle problematiche cliniche acute, necessitano di assistenza infermieristica per la prosecuzione delle terapie farmacologiche o educazionali sulla gestione di presidi e dispositivi.
IL BILANCIO. L’Ospedale di Comunità di Ghilarza ha accolto 176 pazienti nel 2023 e 79 nel primo quadrimestre 2024, provenienti per lo più dal reparto di Medicina dell’ospedale San Martino di Oristano, e per la restante parte dal territorio o da altri presidi ospedalieri sardi, in quanto punto di riferimento regionale e struttura unica nel suo genere nell’isola. La permanenza nell’Os.Co ha consentito alla maggioranza dei pazienti la successiva dimissione a domicilio o il trasferimento in altra struttura, mentre solo in minima parte si è reso necessario il ricovero in urgenza.
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