San Martino, il 31 gennaio visite gratuite sull’emicrania
Dalle 9.00 alle 11.00 di martedì 31 gennaio, il servizio di Diagnostica neurologica del San Martino, guidato dal dottor Bastianino Murgia, offrirà gratuitamente visite e colloqui sulle cefalee, a cura della dottoressa Rita Farris,
Anche l’ospedale San Martino di Oristano aderisce all’(H)-Open day sull’emicrania, iniziativa nazionale organizzata dalla Fondazione Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna) negli ospedali Bollino rosa, ossia amici delle donne, per fornire servizi clinici, diagnostici e informativi alla popolazione sulle cefalee.
Dalle 9.00 alle 11.00 di martedì 31 gennaio, il servizio di Diagnostica neurologica del San Martino, guidato dal dottor Bastianino Murgia, offrirà gratuitamente visite e colloqui, a cura della dottoressa Rita Farris, alle persone che soffrono di quello che comunemente viene definito “mal di testa” e che desiderino richiedere un approfondimento diagnostico.
L’emicrania colpisce circa il 12 per cento degli adulti, con una prevalenza tre volte maggiore nelle donne. Secondo l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), si tratta della terza malattia più frequente al mondo e la seconda più disabilitante. Nonostante si tratti di una patologia dall’elevatissimo costo umano, sociale ed economico, viene ancora percepita spesso come una “malattia invisibile”. Obiettivo dell’evento è quello di accendere i riflettori su di essa, aiutando chi ne soffre a riconoscerne precocemente i sintomi per poter accedere a percorsi specifici di diagnosi e cura ed avere una migliore qualità della vita.
La giornata di visite e consulenze gratuite sull’emicrania è solo l’ultima, in ordine di tempo, fra gli eventi a tema organizzati al San Martino, ospedale che ha conquistato due bollini rosa grazie ai servizi e alle attività dedicati alle donne, per promuovere la salute della popolazione, in particolare di quella femminile. Lo scorso novembre, sempre nell’ambito degli eventi proposti dalla Fondazione Onda, il reparto di Ginecologia dell’ospedale oristanese aveva aperto le sue porte, mettendo le sue professionalità a disposizione delle donne vittime di violenza. “Queste iniziative a tema – come spiega la referente Onda per la Asl di Oristano Caterina Vallese – rappresentano l’occasione per rinforzare il legame fra ospedale e territorio, che si è allentato nel periodo pandemico, così da continuare a offrire ai cittadini un’assistenza attenta ai loro bisogni”.
ATTENZIONE: a seguito delle numerose richieste ricevute e dell’esaurimento dei posti disponibili, le prenotazioni per l’evento del 31 gennaio sono chiuse.
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