San Martino, nuove colonne endoscopiche di ultima generazione
La strumentazione dell’Unità operativa di Endoscopia digestiva si arricchisce di due nuove macchine di ultima generazione, capaci di migliorare l’attività diagnostica e terapeutica.
Il parco tecnologico dell’ospedale San Martino di Oristano si arricchisce di nuove moderne apparecchiature. L’Unità operativa di Endoscopia digestiva è stata dotata di due colonne endoscopiche di ultima generazione, tra le più avanzate sul mercato, che integreranno la dotazione strumentale già presente.
«Si tratta di un altro passo in avanti, dopo la recente consegna dell’ecografo 4 D al reparto di Ostetricia e ginecologia, che si compie grazie alla sinergia fra l’Azienda socio-sanitaria locale di Oristano e il Servizio di Ingegneria clinica di Ares – afferma il il direttore generale della Asl di Oristano Angelo Serusi, che aggiunge – Anche a Bosa stiamo predisponendo un programma di riqualificazione del parco elettromedicale per l’endoscopia con l’acquisizione di strumenti di ultima generazione».
«Le colonne, già collaudate e pronte all’utilizzo, si sommano a quelle già in uso nel nostro Servizio, anch’esse di elevata qualità – spiega la responsabile dell’Endoscopia Digestiva Federica Miculan – il nuovo sistema è destinato però a migliorare l’attività diagnostica e terapeutica, in quanto fornisce strumenti innovativi in campo nazionale ed internazionale e ci permette di arricchire quantitativamente la nostra dotazione ed ottimizzare l’organizzazione del lavoro».
I nuovi strumenti sono in grado di eseguire procedure precise, che riducono al minimo l’invasività e consentono di prendere le decisioni diagnostiche e terapeutiche più efficaci ed appropriate per il paziente.
La tecnologia di cui sono dotate le nuove colonne migliora la visibilità delle lesioni potenziali ed esistenti, come le aree di infiammazione e le lesioni, anche le più piccole, grazie a texture, colore e luminosità potenziati, contribuendo ad affinare e migliorare le diagnosi.
«Questo è un elemento fondamentale per la prevenzione del tumore del colon – chiarisce la dottoressa Miculan – in quanto permette di ottimizzare il rilevamento delle lesione pre-neoplastiche (polipi del colon) e di conseguenza asportarle, evitando quindi la crescita di un eventuale tumore del colon». Si tratta di una caratteristica importante per l’Unità operativa di Endoscopia digestiva, che partecipa al programma di screening del tumore del colon retto.
Ultima modifica
23 Marzo, 2022