Terralba, incontro fra vertici Asl e amministratori del territorio
nella sala consiliare del Comune di Terralba fra la Direzione strategica della Asl di Oristano e i rappresentanti istituzionali del distretto socio-sanitario di Ales-Terralba per analizzare la situazione della sanità territoriale e illustrare le azioni che si stanno mettendo in campo.
È stato un confronto sereno e costruttivo, improntato al dialogo e alla collaborazione, quello che si è tenuto ieri nella sala consiliare del Comune di Terralba fra la Direzione strategica della Asl di Oristano e i rappresentanti istituzionali del distretto socio-sanitario di Ales-Terralba per analizzare la situazione della sanità territoriale e illustrare le azioni che si stanno mettendo in campo.
Presenti per la Asl 5 il direttore generale Angelo Serusi, quello sanitario, Antonio Maria Pinna, ed amministrativo, Rosalba Muscas, il coordinatore dell’ufficio integrazione ospedale-territorio Alessandro Baccoli e il direttore del distretto socio-sanitario di Ales-Terralba Andrea Paolo Floris. In rappresentanza del territorio hanno partecipato il presidente del Comitato di Distretto socio-sanitario, primo cittadino di Ales, Francesco Mereu, il vicepresidente dello stesso organismo e sindaco di Terralba Sandro Pili, il consigliere regionale Emanuele Cera, i sindaci di San Nicolò d’Arcidano, Davide Fanari, e di Marrubiu, Luca Corrias, il vicesindaco di Uras Alberto Cera, gli assessori dei comuni di Arborea Antonella Cenghialta e Marrubiu Matteo Ciccu e la consigliera comunale di Terralba Simona Vacca.
Gli amministratori locali hanno portato al tavolo della discussione l’esigenza di poter continuare a garantire alle proprie comunità l’assistenza sanitaria di base, con particolare riferimento ai medici di famiglia in pensione o prossimi al pensionamento e al recente trasferimento di una dei pediatri di libera scelta di Terralba, e la richiesta di un rafforzamento della medicina specialistica ambulatoriale.
Richieste giuste, come le ha definite il manager della Asl 5, che ha fornito delle risposte che nell’immediato potranno risolvere le situazioni di maggiore difficoltà.
«Non stiamo trascurando nessun tipo di strumento, per quanto è nelle nostre possibilità e competenze, per assicurare ai territorio l’assistenza sanitaria – ha affermato Serusi -. Abbiamo già adottato diverse soluzioni, come la deroga dei massimali alle soglie di pazienti assistibili dai medici di famiglia, e richiesto, per primi in Sardegna, la disponibilità dei medici di continuità assistenziale (guardia medica) a prescrivere le ricette ai cittadini rimasti privi di assistenza di base. Queste soluzioni eccezionali si sommano, naturalmente, alla routinaria attività di ricerca, da parte di Ares, di nuovi medici attraverso i bandi, che stiamo verificando di poter mantenere aperti, senza scadenza, così che non appena si presenti una disponibilità possiamo acquisirla».
Per ciò che riguarda i bambini di Terralba attualmente privi di assistenza pediatrica, il direttore della Asl ha delineato due prospettive: l’ulteriore aumento dei massimali (già passato da 800 a 880 per pediatra, come previsto dall’ultimo contratto collettivo nazionale) e la possibilità di acquisire una nuova disponibilità da parte di un terzo professionista ad aprire nell’ambito, che sarà vagliata nel Comitato consultivo zonale di martedì prossimo. Nell’immediato, come ha chiarito il coordinatore dell’ufficio integrazione ospedale-territorio Baccoli, le famiglie hanno fin d’ora la possibilità di rivolgersi ai pediatri degli ambiti limitrofi, come quello di Mogoro, che hanno capienza sufficiente ad assorbire tutti i piccoli rimasti senza pediatra. Per i bambini che hanno compiuto i 6 anni resta inoltre la possibilità di effettuare la scelta del medico di famiglia.
«Va chiarito – ha dichiarato Serusi – che stiamo lavorando in un contesto di vera e propria carenza di risorse professionali: su 36 posti messi a bando per medici di famiglia nella nostra provincia, sono arrivate solo 6 domande».
«Il quadro sanitario è radicalmente cambiato rispetto al passato – ha aggiunto il direttore sanitario Asl Antonio Maria Pinna – la domanda di medici ha nettamente superato l’offerta, per cui è necessario fare un discorso di sistema e trovare delle leve e delle formule che rendano appetibili professionalmente, per i giovani medici, anche le sedi e i lavori che ad oggi possono risultare meno gratificanti o troppo impegnativi».
A questo proposito la direzione Asl ha anticipato di essere al lavoro per stilare le liste delle sedi disagiate e disagiatissime, recentissimi strumenti messi a disposizione dalla Regione per incentivare economicamente i medici a lavorare in zone periferiche.
I vertici Asl hanno anche informato gli amministratori sullo stato di avanzamento del progetto della Casa della salute di Terralba, per la quale si sta procedendo con l’acquisizione del progetto definitivo/esecutivo, e sui lavori per gli ambulatori di Ales, che partiranno a brevissimo.
Dai rappresentanti istituzionali del territorio, che hanno condiviso la necessità di una radicale revisione del sistema di reclutamento dei medici a livello nazionale, è arrivato un sincero ringraziamento alla direzione strategica Asl per l’impegno con cui si sta spendendo per risolvere le questioni sul campo e per l’apertura e la disponibilità al confronto dimostrate nell’incontro e nel quotidiano dialogo con i singoli amministratori.
Ultima modifica
9 Settembre, 2022